Il castello perduto

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    Dreams are meant to be shattered.

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    East Host - 02932 / 03 / 01

    Tick. Tock. Tick. Tock.
    Momenti interminabili, trattenendo il respiro, aspettando i movimenti della creatura che a malapena riusciva ad osservare. Una sensazione orribile, dover rimanere fermi ed in silenzio, senza sapere se presto la tua vita terminerà, impalata dalla lancia di un mostro metallico.

    Poi un rumore. La voce del mostro, profonda e (francamente) spaventosa. Era questa veramente la fine? Dopo tutto il lavoro che aveva fatto, le prove che aveva superato, le persone che aveva convinto? No, no e poi no!
    Harper Chambers non si arrende davanti a queste...problematiche! Assolutamente no! Bastava pensare ad una soluzione, certo.
    Una creatura di quelle dimensioni difficilmente li avrebbe potuti inseguire per le scale, quindi fino a prova contraria la torre era relativamente sicura.
    Certo, considerando che si trovavano faccia a faccia con un mostro alcune variabili le erano sconosciute, ma la fisionomia della creatura sembrava suggerire certe cose. Ad esempio, nonostante fosse senza alcun dubbio fisicamente forte, lei dubitava fosse in grado di saltare poi così tanto in alto.
    Quindi...erano probabilmente al sicuro per qualche minuto, nel peggiore dei casi.

    Ma prima che lei potesse formulare una strategia per uscire fuori da questa situazione, ecco un vero e proprio miracolo. Qualcosa in lontananza sembra aver distratto la creatura, abbastanza da convincerla ad allontanarsi in quella direzione.
    Qualche istante di silenzio tra i tre, forse tutti increduli della propria fortuna, che viene bruscamente spezzato da Sid.


    « No, no, aspetta. Seguire quella cosa? Quella che potrebbe benissimo ucciderci sen- »

    Ed anche il ragazzo. Stiamo scherzando? Quale persona sana di mente si getterebbe nel bel mezzo di uno scontro che chiaramente non può vincere? Si tratta di vita e di morte, qui, non di cosa ordinare a pranzo!

    « Ignorando le scarse probabilità che quella...cosa, sia uno dei nostri compagni, non trovo sia molto saggio andare nella sua stessa direzione, onest- »

    Ma ancora una volta, viene interrotta dalla ragazza, che si lancia velocemente in quella direzione. Non riesce a trattenere un sospiro infastidito, specialmente quando Rus si dimostra intenzionato a seguirla.
    Frustrante, terribilmente frustrante. Però non poteva certamente lasciare la giovane da sola, in un posto pericoloso come questo.

    « Ugh...va bene, va bene! Ma in futuro dobbiamo parlare di come gestire queste cose, non possiamo semplicemente buttare la cautela al vento! »







     
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    "I have a plain" cit

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    Il centauro dunque si allontanò, attirato da un rumore di origine sconosciuta venendo dall'interno del castello. Quando la pressione sentita da Sid svanì, questa si volle subito rimettere in gioco. Aveva provato una sensazione probabilmente nuova. Una paura di un tipo inedito. Quella di una preda avvistata dal suo predatore naturale. Una sensazione sinistra e di impotenza, eppure era riuscita a superarla. Questo però l'aveva spinta ad elaborare la cosa. La ricerca di una redenzione nella sua mente a quel timore che ne aveva governato il cuore. Non esita. Propone il suo piano: Seguire il digimon per cercare i patner, sempre se non sia il centauro stesso il patner di uno di loro. Quest'ultima idea non sembra dispiacere a Rus che la percepisce come un'ottima arma da usare contro eventuali minacce. Tuttavia mentre questi pensieri si elaborano e Harper se ne lamenta, Sid parte. Non si cura se viene seguita o meno, ma comincia a scendere la torre dalla stessa direzione dove pochi istanti prima era arrivata. Rus esita un sol istante prima di iniziare a seguirla ancora desideroso di trovare questi famigerati patner. Harper esita un pò di più, lamentando quella situazione. Non è un team che comunica del resto. E' un team che si muove in base a chi per primo reagisce e lei non ci si trova bene oggettivamente. Propone un nuovo schema di tattica per il futuro, ma intanto è "costretta" a seguire il resto dei digiprescelti.
    Dopo essere scesi, il trio si ritova nel cortile dove può studiare gli spazi con attenzione maniacale. Ogni dettaglio può essere vitale. In lontananza si sente ancora il battere degli zoccoli del centauro nel castello. Comodo per sapere quanto è vicino. Per ora , fortuna vuole, non lo è.
    Il team procede verso il castello, ma man mano che il trio avanza qualocsa cambia. No, non è lo zoccholio o il vento che sta dominando il cielo piacevolmente in quel momento, ma qualcosa di visivo proprio nella direzione dove il trio stava andando. La struttura principale del castello, infatti, presentava un portone aperto (da dove era passato il centauro) e delle piccole finestre sui lati.
    Qualcosa tuttavia attira l'attenzione dei tre umani nel castello perduto. In particolare Sid lo nota per prima, ma solo perchè è quella più avanti del gruppo. Da una delle già citate finestre, sta uscendo qualcosa di blu, bianco e rosso. Se a prima vista ai tre sarebbe sembrato un cane dal pelo blu tranne per alcuni passaggi bianchi. Aveva guantoni da box rossi e una fascia sulla testa del medesimo colore.

    Inizialmente non ci avreste fatto caso, ma quando si butto dalla finestra per atterrare nel cortile, fu facile capire che era bipede. Quel cane stava su due piedi senza alcun sforzo, ma vi era ben altro. Sid percepiva da quel canide una sensazione ben diversa rispetto agli altri. Era come una vecchia conoscenza che si rivedeva dopo tanto tempo. Sid percepiva come una nostalgia. E quel cane si girò e la riconobbe andando a correre verso di lei. Il trio aveva trovato il primo dei tre digimon patner da recuperare. Questo avrebbe potuto dare informazioni in merito alla situazione permettendo al trio di capire qualcosa in più sul castello in sé. Come si sarebbero comportati saputo tutto ciò?
    CITAZIONE
    Posterà per primo ·Andrew· . Questo perchè sotto qui troverà uno spoiler esclusivo per lui con le informazioni che condivide Gaomon. Potevo dirle io, ma preferisco che i vostri digimon li ruolate solamente ed unicamente voi (salvo rari casi*). Del resto non so che carattere volete dare ai vostri digimon

    - Gaomon vi aveva visto salire la torre, ma prima di poter agire era apparso il centauro ed allora si era nascosto
    - Gaomon ha fatto rumore nel castello per attirarlo via da voi dopo che vi aveva avvistati
    - Gaomon si è nascosto ed è uscito dalla finestra
    - Il digimon che avete visto è Black KnightChessmon
    - Gaomon è nella sua epoca corretta (non è stato traslato temporalmente, ma solo nello spazio)
    - Gaomon sa che 2 secoli prima quel castello era di un digimon intitolato "Re del castello"
    - Gaomon sa che Black KnightChessmon ha preso il dominio del castello da poco essendo il primo che l'ha ritrovato per primo dopo molto tempo. Era un segreto dove fosse il castello
    - Gaomon aveva sentito parlare di Black KnightChessmon come un digimon che metteva fine ai conflitti facendo andare d'accordo le parti (un diplomatico ed un agente di pace in sostanza), tuttavia è molto violento al momento e non capisce perchè
    - Gaomon sa che c'è un digimon nelle celle del castello
     
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    ◆ sid sullivan ◆

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    Si mosse con impulsività, passi lunghi e ben distesi, mossa più dal desiderio di dimostrare il suo valore e dallo spirito da avventuriera che da concreta razionalità. A pugni stretti attraversò tutto lo spazio che li separava dal cortile del castello, ritrovandosi immersa in tutto il suo verdeggiante degrado. Si trovò per qualche attimo a rallentare il passo ed ammirare come la natura avesse preso il sopravvento sulle curate ed eleganti forme di quello che una volta doveva esser stato lo stupendo giardino di una reggia in piena regola, e per qualche attimo fantastico su come sarebbe stato vivere in un luogo del genere. Era sicura che avrebbe fatto la fine della principessa ribelle che non vuole sottostare ai costumi della società in cui vive, tipo Merida. Non era tipa da starsene ferma a sorbirsi cerimonie, cercava sempre una nuova sfida, una nuova avventura.
    E a tal proposito, la sua nuova avventura la aspettava poco più avanti. Tornò a guardarsi di fronte e a marciare verso le porte del castello, già spalancate e pronte ad accoglierli. Per un istante si irrigidì quando udì in lontananza il suono di zoccoli ferrati sbattere sul pavimento e rimbombare sino all'esterno. Strinse una mano al petto e rimase un attimo in ascolto i capelli legati leggermente mossi dal venticello che soffiava sulla zona. Per un istante valutò di fare marcia indietro e lasciar stare, sicuramente quello che Terry avrebbe voluto che facesse in una situazione simile. Poi il suo sguardo tornò determinato.
    Non mi fai paura, non mi fai paura. Posso affrontarti.
    Scosse la testa, autoconvincendosi di quelle parole mentre riprendeva a camminare. Avrebbe portato a termine la missione che gli era stata affibbiata a prescindere da quel centauro scalmanato, non avrebbe mollato alla prima difficoltà. Doveva solo trovare questo benedetto Digimon partner...
    Come se il suo pensiero si fosse manifestato, ecco che qualcosa sbucò da una finestra del castello. Due orecchie blu contornate da una bandana rossa, due occhi gialli e un musetto da cane.
    Oh? Cosa...
    Lo osservò muoversi, perplessa, finché non lo vide saltare giù dalla finestra e a quel punto si allarmò un istante, pensando che si sarebbe fatto male, quasi stava per scattare a correre sebbene fosse fisicamente impossibile colmare la distanza prima che quello toccasse terra. Prima ancora che il suo sprint partisse però, si accorse di come il cane fosse particolarmente agile: atterrò su due zampe. Stava in piedi! E aveva dei guantoni da boxe!
    Ma wow, è ancora più incredibile del pinguino viola! Aspetta un attimo...
    Dopo il primo momento di entusiasmo, la realizzazione la travolse: quello doveva essere per forza un Digimon... che fosse proprio lui uno dei Digimon partner? Lo osservò mentre si rassettava dopo essere saltato giù e, di fretta e furia, correva verso di lei. Sembrava atletico e pieno di foga, sebbene accompagnato da un'aria seria. Ed era un pugile, e lei amava qualsiasi tipo di sport... soprattutto il basket, ovvio, ma nella sua vita aveva fatto nuoto, karate, taekwondo, bici, 100 e 400 metri, calcio, tennis, pattinaggio sul ghiaccio e sì, anche tre settimane di pugilato quando era in prima liceo, quindi tutto tornava! Allargò le braccia per farsi vedere da lui, sorridendo mentre il cagnolino si faceva sempre più vicino e... e...
    ...e la superava, senza degnarla di uno sguardo.
    Rimase ferma, congelata a fissare davanti a sé mentre il suo sorriso lentamente svaniva e si trasformava in un'espressione estremamente confusa. Si voltò meccanicamente, guardando dove la corsa del canide celeste stava andando a finire...
    ...EEEEEH??? Ma scherziamo?! Perché lui e non io?!
    Fece esasperata, osservando come quella creaturina stesse andando a cercare proprio il bulletto del gruppo con grande entusiasmo. Frustrata gli corse dietro, e raggiunse gli altri due con le guance gonfie e con l'espressione di chi avesse appena subito la peggiore delle offese. E rimase zitta in silenzio a sentire cosa quel decisamente antipatico cagnolino avesse da raccontargli... non che gli interessasse davvero. Umpf.





    Sorry dark, ma mi faceva troppo ridere la cosa e ho scelto di giocarmela comunque <3
     
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    Rus



    Incrociare Harper che viaggia nella medesima direzione ma in verso opposto, è divenuto un siparietto comico.
    Rus procede a balzi per la rampa spiraleggiante di gradini; per non perdere l'equilibrio accompagna ogni gesto atletico scivolando i palmi lungo il pilastro portante, come il palo della propria esibizione. Neppure esibendosi in tali prodezze atletiche riesce, però, a superare Sid, che si tiene in testa per tutto il tempo.

    Rus ha già saggiato la desolazione dilagante nel cortile interno, il velo di abbandono che ammanta ogni rudere e celando secoli di storia; adesso, però, avverte dell'altro. C'è tensione, nell'aria. Sembra di essere sospesi su una corda di violino, incredibilmente tesa, scossa da vibrazioni impercettibili a chi non la sia cavalcando. Forse, appena giunti, la confusione deve aver ovattato i sensi del russo, che non se ne è accorto. Adesso che ripercorre i passi del centauro meccanico solcando le orme lasciate nel terriccio dai suoi zoccoli laminati, ora che può dunque toccare con mano l'ennesima riprova di quanto assurdo sia tutto ciò che gli sta accadendo...

    Scuote il capo, la zazzera corvina ondeggia sotto il vento freddo e i pensieri intrusivi vengono ricacciati sul fondo dell'amigdala. Dal ritrovamento dei partner dipendono le loro chance di sopravvivenza e, dunque, ogni passo verso di loro è un passo verso la salvezza. Inoltre, a proposito di passi, la bardatura meccanica del centauro è tale che, facendo il dovuto silenzio, essa ancora risuona tra le mura diroccate. Rus non da per scontato che quel suono li guiderà effettivamente lontani dal pericolo, ma è una coordinata a cui aggrapparsi per sopravvivere.

    Sid avanti, Rus nel mezzo e Harper che arranca in coda, il trio si immette verso il grosso portone d'ingresso che, spalancato dopo il passaggio del centauro, affaccia su un'ambiente dall'aria non meno abbandonata di quanto hanno già tutti visto. Non fosse che in quel quadretto, un guizzo di vita c'è. Qualcosa si sta muovendo, sta sgusciando da una delle vetrate per calarsi giù, all'esterno. Un essere bipede dal muso canino ma dall'aspetto reso marziale per via di un paio di grossi guantoni rossi tipici di un pugile, nonché per la bandana rossa che svolazza quasi fino alle zampe. Nel complesso, la creatura risulta alta poco più di un metro e le sue proporzioni danno l'idea che la natura si sia divertita ad esplorare nuove derive evolutive per l'umanità, mischiandoli alle più disparate razze feline che è possibile trovare in natura.

    Non appena il bipede animalesco individua il terzetto, si dirige spedito verso di loro. Al di là delle sembianze buffe, del modo in cui le orecchie piegate verso l'interno ondulavano a ogni passo, del testone spropositatamente grande rispetto a tutto il resto del corpo, nonché di quei guantoni sinceramente ridicoli su un cane che sta in piedi, il best doggo emanava delle vibes di totale positività. Rus non saprebbe spiegare il tumulto di nostalgia che lo anima. Non ricorda di aver mai avuto un animale domestico, né di esserne stato in generale un amante. Anzi, quando Lara si ferma ad accarezzare i randagi per strada, lui è solito mettere un po' di distanza tra sé e il luogo dove si sta verificando l'effusione d'affetto. Per tali ragioni, non sa spiegarsi la contentezza che gli anima il cuore. A meno che...

    "Sei tu il mio partner?"

    Gaomon ha superato Sid, infliggendole una o due cicatrici emotive semplicemente ignorandola. Si ferma a pochi passi dal russo. I loro sguardi si incrociano. Nessuno dei due si lascia andare ad esibizioni eclatanti come potrebbero essere quelle della ragazza inglese. Il silenzio di un'occhiata può essere veicolo di altrimenti inesprimibili emozioni. Pertanto, le loro iridi si parlano con eloquenza dei fatti più importanti. Alla domanda iniziale, Gaomon annuisce.

    " ... Speravo nel centauro "

    Rus fa spallucce, ma la sua espressione non risulta delusa. Resta semplicemente neutra. Il cane lo guarda interdetto.

    " Il centauro?... ah "

    Gaomon, di convesso, reagisce a quella convocazione aggrottando le sopracciglia in un piglio di sfida.

    " Io sono meglio del centauro "

    Rivolge il pollice guantato verso di sé. Rus sbuffa una ventata d'aria dalle narici. Pare divertito.

    " Dall'aspetto non si direbbe "

    " Reputi l'aspetto altrui come una misura attendibile della loro forza? "

    Rus non sa come rispondere. Si limita a tornare alla carica con una nuova provocazione.

    " ... Perché i guantoni? "

    Avendo già preso le misure, Gaomon stavolta non si scompone: mantiene la postura dritta e il portamento fiero.

    " Per contenere il mio potere distruttivo "

    " Oh Oh... "

    " Non mi piace la violenza ingiustificata. Di rado una causa è tanto nobile da giustificare davvero la prematura fine di una vita. Solo in quei casi sfodero i miei artigli. "

    Rus porta le mani ai fianchi e si rilassa con un profondo respiro. Poi scuote di nuovo la testa e torna a guardare Gaomon.

    " Non mi hai detto come ti chiami "
    " Neanche tu "
    " Puoi chiamarmi Rus "
    " Tu puoi chiamarmi Gaomon "
    " Quindi sei il mio digimon partner? "
    " Non mi piace rimarcare l'ovvio, master "
    " Master? "
    " Lo trovi un titolo fuori luogo? "
    " Decisamente fuori luogo, non siamo mica in guerra, non sei il mio sottoposto. Sei il mio partner, no? Rus andrà bene "
    " Io mi chiamo solo Gaomon invece "
    " Va bene Gaomon, piacere di fare la tua conoscenza "

    Rus distende il braccio verso il felino, che di rimando allunga il guantone. Le dita dell'umano si inseriscono nella cavità che, in una fisionomia normale, dovrebbero rappresentare la separazione tra il pollice e le altre quattro dita di una mano. La loro relazione sembra essersi fatta più reale e tangibile semplicemente dopo quella stretta.

    " Ah già, loro sono... "
    Rus vorrebbe presentare al cane le altre due persone che lo seguono. Mentre lo fa, realizza di non avere subito a disposizione della memoria i loro nomi.
    " ... compagne di viaggio. Forse tu puoi aiutarci a capire qualcosa, Gaomon. Un pinguino ci ha spediti qui da un altro luogo, dicendoci di trovare i nostri digimon partner. Abbiamo poche informazioni su dove e quando ci troviamo, se non coordinate approssimative. Continente di Host, parte est, e poi una data: 02932-03-01. Ti dicono niente? "

    Gaomon si chiude in una momentanea riflessione. La serietà con cui lo fa ha un che di ilare.

    " Master... no, volevo dire Rus. Credo di poter fare chiarezza circa i vostri dubbi, ma permettimi di avanzare una proposta. Attualmente, ci troviamo in un luogo pericoloso. Se il centauro che hai menzionato prima è chi penso che sia, si tratta di un digimon molto pericoloso che va per il nome di Black KnightChessmon. Un tempo godeva della fama di essere latore di pace e promotore del dialogo, eppure attualmente non articola altro linguaggio che quello della violenza. Piuttosto che darci in lungaggini riassuntive circa informazioni non pertinenti la situazione nell'immediato, preferirei suggerire un piano d'azione, che mi è sembrato capire non abbiate ancora "

    " ... Avanza la tua proposta, ma saremo comunque noi a decidere "

    " Senz'altro. Come me, anche altri digimon stanno sicuramente cercando i propri partner. Facilitare la ricongiunzione dovrebbe essere la priorità giacché solo quando i due partner sono insieme possono esprimere il loro pieno potenziale. "

    Rivolgendosi dunque a Sid ed Harper.

    " Si da il caso che ci sia un digimon nelle celle del castello, probabilmente in attesa di una di voi due. Dovremmo dirigerci subito lì. Non ho dubbi circa la mia forza e la capacità di proteggervi tutti, ma rinfoltire le nostre fila diminuirebbe la possibilità di trovarci in scenari spiacevoli "

    Stavolta è Rus a chiudersi in una breve riflessione.

    " Che ne pensate? "

    Ogni tanto è bene che il popolo pensi di essere in democrazia, e finge dunque di assegnare a loro la decisione finale.





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    East Host - 02932 / 03 / 01

    Questa intera situazione iniziava ad essere più faticosa di quanto non sembrasse originalmente. Harper si aspettava una semplice missione in silenzio, furtiva, magari. Invece ora si ritrovava a correre, seguendo due persone chiaramente più giovani di lei, che sembravano avere ben poca intenzione di utilizzare cose come il buonsenso o la cautela. Che fastidio! Quando era più giovane, certamente lei non girava come una trottola impazzita, quindi come mai questi altri due si? Tra tutte le opzioni, doveva veramente finire con due persone così energetiche?! Senza contare le pericolosissime acrobazie che entrambi sembravano voler fare.

    No, no, decisamente no. Magari sarebbe arrivata leggermente più tardi, ma Harper Chambers non ha alcuna intenzione di spaccarsi il cranio o le gambe per cercare di pareggiare l'atletica energia dei più giovani.
    Passo dopo passo, sarebbe infine arrivata anche lei nel giardino. Leggermente frustrante come cosa, ad essere totalmente onesti, considerando che la scalata della torre si era rivelata quindi completamente inutile. Se non altro li aveva tenuti relativamente sicuri dal centauro...

    Un brivido che le corre per la schiena. Il rumore di zoccoli che ancora riverbera per le sale e corridoi del castello, un promemoria di come il mostro sia sempre vicino, di come non fossero ancora al sicuro. Maledetto sia quel pinguino, a gettarli in una situazione chiaramente pericolosa senza fornire loro misure di sicurezza o informazioni su come evitare una triste fine, se mai fossero tornati da lui, Harper aveva alcune... parole, da dirgli.

    In tutto questo, la sua scarsa abilità atletica l'aveva tradita, a giudicare dalla situazione che le si presentava una volta raggiunti gli altri due. Era arrivata giusto in tempo per vedere uno strambo animale saltare fuori da una finestra, ad occhio e croce, sembrava essere un qualche tipo di cane, però... beh, insomma, diciamo che...

    « Cani bipedi, dalla pelliccia blu, con dei guantoni da boxe... in che razza di posto ci siamo ritrovati...»

    Ovviamente, tutto molto sottovoce, per evitare che la creatura potesse sentirla. Era certamente meno spaventoso del grosso centauro meccanico, ma potevano realmente essere sicuri che anche lui non fosse un vero e proprio pericolo? Per quanto ne sapevano, quello poteva essere il... boh, giullare di corte? Che serve il signore del castello? Quello che il pinguino aveva attivamente definito come violento?

    Se non altro sembrava essere dalla loro parte, giudicando dalla discussione che stava avendo con il ragazzo. Uno dei loro "partner", huh? Beh, probabilmente non c'era nulla di cui preoccuparsi, ma rimanere cauti non poteva che fare bene.
    Si, l'avrebbe tenuto sott'occhio per il momento, come misura di sicurezza.

    « Il mio nome è Harper, piacere di fare la tua conoscenza, Gaomon. »

    Non nasconde il fastidio che si manifesta sul suo volto quando Rus le introduce come "compagne di viaggio", intromettendosi brevemente per assicurarsi che il suo nome sia ben compreso. L'unico titolo che una persona come lei può accettare è "Chef", alla fine dei conti, e non poteva lasciare la cosa correre. Questi giovani...

    I-Ignora che non sono poi tanto più vecchia di lui, ok?!

    « Un digimon nelle celle...?. »

    Poteva essere una trappola, certo, ma la logica le diceva ben altro. Se un digimon era imprigionato nelle celle, certamente non poteva essere dalla parte del centauro, giusto? Se Gaomon era genuino nelle sue intenzioni, le prigioni sembravano certamente un posto sicuramente capace di contenere alleati. Ma, d'altro canto, erano anche un posto potenzialmente pericoloso. Sentinelle che si assicurano che i prigionieri non possano scappare... insomma, un posto perfetto per una classica imboscata!

    La vera domanda, quindi, è se il gioco vale la candela. Potevano realmente fidarsi di Gaomon?

    « Hmm. »

    Rus sembrava fidarsi, a giudicare dalla conversazione che i due avevano appena concluso. Non aveva idea di cosa passasse per la testa di Sid, a dirla tutta, ma considerando le sue tendenze al rischio e la sua delusione al non aver trovato il suo partner, Harper non poteva che immaginare che si sarebbe lanciata all'occasione di trovarlo.

    « Gaomon, sei qui da più tempo di noi, immagino. Hai visto delle guardie nelle prigioni? O in giro per il castello? »

    In ogni caso, la loro migliore opzione, per ora, sembrava seguire il digimon.

    « Non dubito della tua capacità di difenderci, ma è sempre prudente avere più informazioni possibile. Per quanto mi riguarda, mi trovo d'accordo con lui. La manovra più saggia è ottenere quanti più alleati possibile, quindi avrebbe poco senso non seguire la nostra unica pista. »

    Ma ti osserverò molto attentamente, digimon. Non credere che il mio concordare con il tuo piano significa che mi fido di te!





     
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    Rus osserva le impronte della creatura centaurica che si è diretta all'interno. Ora è anche più facile capire che questa è più grande di quanto potesse sembrare dalla cima della Torre. Almeno 3 metri se non addirittura quattro. Tuttavia, l'attenzione del gruppo è diretta alla scena che coinvolge il piccolo cane bipede.
    Falso allarme per Sid, in quanto quello non era il suo digimon patner. Il digimon, infatti, la superò dirigendosi verso Rus in quanto era lui il patner in realtà che Gaomon cercava. Fu che allora che venne rivelato l'unico modo buono, a quanto pareva, per far tacere Sid. Harper, da altra parte, sembrava rassegnarsi al nosense che quel mondo stava offrendo da quando si era risvegliata alla Torre del Tempo.
    Rus sembra quasi deluso dalla rivelazione del canide di essere effettivamente il suo patner, nel mentre, in quanto sperava davvero che quel centauro alla fine si rivelasse essere il patner della sua missione. Dopo le presentazioni, in ogni caso, si inizia ad affrontare i fatti. Il piano, proposto dalla nuova aggiunta, è quello di raggiungere le celle dove sembra ci sia proprio uno dei patner mancanti all'appello. Quindi quello di Sid o quello di Harper. Quest'ultima , dopo essersi presentata, pose delle domande. Gaomon avrebbe potuto rivelare che una volta effettivamente non c'era solo il centauro nero, ma da quando era chiamato gli altri erano o scappati o stati eliminati. Quindi le celle al momento non erano difese. Il gruppo quindi si mosse e muovendosi avrebbe potuto muoversi stando attento all'eco dei passi della creatura cavalleresca.
    Il quartetto quindi, guidato da Gaomon, avrebbe potuto raggiungere delle scale. Scese le scale il gruppo avrebbe incontrato un lungo corridoio. Avanzando e girando per qualche stanza il team sarebbe arrivato finalmente alle celle. La stanza delle prigioni non era grande come probabilmente ci si poteva aspettare. Nella sostanza era un salone con metà di essa divisa da delle sbarre. Una porta (chiusa) bloccava il passaggio. Questa era grande in altezza come quasi la stanza. Al di là delle celle c'era una sola creatura. Un digimon che ricordava un granchio blu.
     
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